Regia di William Wyler, con Audrey Hepburn (Nicole Bonnet),Peter O'Toole (Simon Dermott),Hugh Griffith /(Charles Bonnet), Eli Wallach (
Lo stimato collezionista inglese Charles Bonnet è in realtà un abilissimo falsario, tant'è che arriva a prestare ad un prestigioso museo parigino la sua Venere del Cellini, ovviamente spacciandola per ver.
Purtroppo per lui le cose stavolta sembrano mettersi male: un gruppo di critici deve esaminare la statua per avere la certezza che sia l'originale.
Nicole, figlia di Charles, preoccupata per il padre decide di aiutarlo rubando la statua dal museo, e come complice ingaggia il ladro Simon, da lei sorpreso una notte nel salotto di casa. MA Simon in realtà è un poliziotto che lavora sotto copertura....
Un simpatico classico che riunisce sullo schermo una coppia di divi tra i più amati dell'epoca, Peter O'Toole e Audrey Hepburn; i quali non è che facciano faville, ma sono certamente gradevoli da vedere assieme e sopratutto sono il motore principale della storia, sottraendo un po' di spazio agli altri attori e rispettivi personaggi.
E, bravura a parte (di cui certamente non difetta il resto del cast), è naturale che sia così: sono giovani, bellissimi ed elegantissimi, sopratutto lei, che tra l'altro viaggia su un'auto italiana he qualche anno dopo diventerà un must del cinema comico italiano: la mitica Autobianchi Bianchina...ovvero, la Bianchina di Fantozzi.
La storia è carina e accattivante, il ritmo abbastanza vivace, i battibecchi tra i due innamorati e tra Nicole e il padre simpatici....direi che uno spettatore non particolarmente esigente può rimanerne soddisfatto, anche se non siamo dalle parti del capolavoro.
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