mercoledì 21 agosto 2024

Un mondo a parte, 2024

 


Regia di  Riccardo Milani, con Antonio Albanese (Michele Cortese ), Virginia Raffaele (Agnese ), Sergio Saltarelli (Nunzio), Alessandra Barbonetti (Maria Antonietta). 



Michele, maestro elementare a Roma, a causa dell'eccessivo stress     chiede ed ottiene il trasferimento nel piccolo paese di Rupe, un borgo isolato dell'Abruzzo nel cuore del Parco Nazionale. Qui scopre che la Scuola Primaria sua nuova sede, diretta dall'energica maestra Virginia, ha una sola classe composta da sei bambini e da tempo lotta per non essere chiusa. 

Dopo qualche difficoltà iniziale Michele si ambienta nel paesino sostenendo la lotta di Virginia e del paese per tenere aperta la loro scuola....


Simpatico film che racconta un problema purtroppo sempre attuale: lo spopolamento dei piccolo borghi e paesini che rimangono pian piano abbandonati. 

Un problema ahimè per ora senza troppe soluzioni, dato che oggettivamente non si può costringere la gente a rimanere a vivere in posti dove a volte non c'è nemmeno il medico di base; posti che magari sono bellissimi e pieni d potenzialit, ma (come viene sottolineato più volte durante il film) solo per i turisti che ci arrivano d'estate, senza la neve e senza tante altre problematiche che chi ci vive tutto l'anno deve purtroppo affrontare.

E inizialmente anche Michele, maestro elementare a Roma stufo della metropoli e disilluso dal mondo della scuola in generale, rimane vittima di questo errato modo di pensare: si trova invece di fronte a problematiche a lui sconosciute, gente tutt'altro che semplice, abituata a una vita di sacrificio in un posto bellissimo ma "dimenticato da Dio" (come si suol dire) e dove l'unica classe non solo è formata da una decina di bambini, ma tutti di età diverse. Eppure la preside cerca il più possibile di non mollare, consapevole che in un piccolo borgo già provato dalla chiusura anche di attività essenziali se chiude anche la scuola, può voler dire la fine. 



Un problema che in questo caso viene risolto (almeno temporaneamente) in maniera un po' troppo spiccia, bypassando la burocrazia e quindi le leggi; non proprio un bel messaggio ma pazienza, anche se c'è da dire che il film dopo un po' comincia a perdersi,  a parare su rapporti scontati fra i personaggi, a trovare soluzioni rasserenanti ma non certo esaustive, sopratutto su lungo termine. Insomma perde il ritmo e finisce per avvitarsi su sè stesso, anche se a mio avviso finale, con quegli splendidi paesaggi e in sottofondo la splendida canzone "Agnese" di Ivan Graziani (originario di quei luoghi) vale da solo il resto del film.

Bravissimo come sempre Antonio Albanese, molto bravi i bambini, Virginia Raffaele passabile. 












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