giovedì 27 aprile 2023

Incastrati 2, 2023


Regia di  Salvatore Ficarra e Valentino Picone, con Salvatore Ficarra (Salvo), Valentino Picone (Valentino),  Anna Favella (Ester), Marianna De Martino (Agata), Tony Sperandeo (Cosa Inutile), Maurizio Marchetti (Padre Santissimo), Leo Gullotta (Procuratore Nicolosi).


Valentino e Salvo investono per sbaglio con il loro furgone un uomo: quando scendono per soccorrerlo si accorgono che è Padre Santissimo, il boss con cui avevano avuto a che fare poco tempo prima. Obbedendo agli ordini di Cosa Inutile (che sostituisce il boss momentaneamente infortunato) sono costretti a portarlo in un casolare isolato in campagna e a occuparsi di lui, di nascosto ovviamente da tutti, compresa Agata che con la sua squadra sta ancora cercando di catturare il boss....


 Seconda stagione della simpatica serie con Ficarra e Picone, ben riuscita come la prima e addirittura profetica nel finale (dato che le riprese sono concluse prima dell'arresto di Matteo Messina Denaro).

L'azione si svolge alcuni mesi dopo il finale (aperto) della prima, riagganciandosi con l'ultima scena: a quanto pare Valentino e Salvo pur essendo ritornati alla loro vita di prima non hanno imparato nulla dalla precedente esperienza visto che si ritrovano ancora invischiati con il boss Padre Santissimo e il suo scagnozzo Cosa Inutile, stavolta costretti ad aiutarlo nella latitanza. Tutto questo mentre, parallelamente, Valentino sta cercando di far progredire la sua relazione con Agata e Salvo seppure separato dalla moglie Ester non sa prendere una decisione definitiva perchè in realtà ancora innamorato (peraltro ricambiato). A questo giro verranno coinvolti loro malgrado la madre di Valentino ed Ester e due ingenui Testimoni di Geova, Pio e Camilla; arriva anche Robertino, il figlio di Agata (per fortuna non coinvolto nei maneggi dei mafiosi), che darà a Salvo parecchi punti in quanto appassionato come lui di serie tv.

Niente di particolarmente nuovo rispetto al primo episodio ma intreccio gradevole, interpretazioni ottime, lettura dell'attualità in chiave comica ma non troppo (la manìa delle serie tv e qualche concessione finale al "politicamente corretto" che non infastidisce e non stona. Ma il commovente finale, da solo, vale tutta la serie.  




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