venerdì 24 settembre 2021

Si alza il vento ( 風立ちぬ Kaze tachinu), 2013


Regia di Hayao Miyazaki, con le voci italiane di: Emiliano Coltorti (Jiro), Agnese Marteddu (Nahoro),Angelo Maggi (signor Caproni).


Giappone, 1918: Jiro è un ragazzino che sogna di diventare costruttore di aerei come l'ingegnere italiano Caproni, il suo mito; una volta cresciuto diventa ingegnere, inizia a lavorare allo stabilimento della Mitsubishi e viene assegnato a un team di progettisti di aerei da caccia. La sua abilità gli varrà una carriera di tutto rispetto all'interno dell'azienda, fino all'avvento della seconda guerra mondiale.
Nel frattempo conosce Nahoko, una giovane pittrice: i due si innamorano e si fidanzano ma dovranno fare i conti con la TBC, malattia da cui la giovane è affetta... 


Quello che inizialmente era stato presentato come l'ultimo film di Myazaki (che però nel 2017 ritornò sui propri passi)  narra un pezzo di storia giapponese poco conosciuto (almeno da noi, per quanto io sappia): la storia (qui fittizia) di Jiro Horikoshi, inventore degli aerei da caccia usati dalla Marina Giapponese durante la seconda guerra mondiale. 
L'ambientazione è quella del Giappone degli anni '40, in cui convivono modernità e tradizioni antiche, anche nella vita delle persone (la maggior parte di loro indossava ancora i costumi tradizionali e viveva in case di quel tipo), in cui il giovane ingegnere Jiro trova l'occasione per realizzare il suo sogno: diventare costruttore di aerei, proprio come il suo ispiratore, l'italiano Giovan Battista Caproni, ingegnere areonautico e pioniere dell'aviazione italiana che nel corso della vita del protagonista interagirà con lui in sogno, ispirandolo.

Tra iniziali insuccessi che presto si trasformeranno in successi c' è spazio anche per una storia d'amore tenera e purtroppo di breve durata, ma così profonda da segnare la vita del protagonista. 
Credo che la storia di Jiro si possa considerare alla stregua del cosiddetto "romanzo di formazione", dato che il protagonista parte dall'essere un giovane sognatore di belle speranze a un uomo maturo e consapevole- anche dolorosamente- della vita; senza snaturarsi ma semplicemente crescendo. Tutto ciò che gli accade concorrerà ad aiutarlo a fare avverare il suo sogno. 
Una storia a suo modo poetica ed epica,un film che molto spesso emoziona grazie a scene che ricordano molto una "messa in scena" dal vivo, realizzato con un disegno animato tradizionale a mio avviso molto più adatto di quello ormai in voga nei film di animazione di oggi. 






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