venerdì 12 ottobre 2018

The White Queen (2013), Ep. 7: Poison and Malvesey wine



Con Rebecca Ferguson (Elisabetta Woodwille), Max Irons (Edoardo VI),David Oakes (Giorgio), Aneurin Barnard (Riccardo), Amanda Hale (Margaret Beaufort), Faye Marsay (Anna Neville), Janet McTeer (Jacquetta Woodwille), Tom Mackay (Jasper Tudor),Rupert Graves (Thomas Stanley), Ben Lamb (Anthony Woodville),Emily Berrington (Jane Shore).




Consolidato il suo regno Edoardo si lascia trascinare in una vita di bagordi, disapprovato dai fratelli Giorgio e Riccardo che per di più rimangono frustrati nei loro desideri di gloria vedendosi perennemente scavalcati dai membri della famiglia Woodville e constatando di persona la scorrettezza di Edoardo in svariate situazioni. La situazione precipita in maniera drammatica quando Isabella, dopo aver partorito il secondo figlio, muore; Giorgio sconvolto accusa la regina di averla avvelenata, e di aver lanciato varie maledizioni sui suoi figli. L'offesa viene gridata più volte davanti all'intera corte, tanto che Edoardo non può più fare finta di nulla e arresta il fratello accusandolo di tradimento....

L'episodio 7, denso di avvenimenti, inizia a un anno di distanza dal precedente: Anna  e Riccardo hanno avuto un figlio, il piccolo Ned, e vivono felici nel castello di Middleham. Il duca è però costretto ad assentarsi spesso per i suoi impegni con la corte, che a quanto pare si riducono ad assistere ai bagordi di Edoardo con le varie amanti; bagordi ai quali non prendono parte nessuno dei due fratelli (per fortuna!) che anzi vi assistono disgustati per motivi diversi: Riccardo non riesce a capacitarsi di come un re possa cadere così in basso quando avrebbe questioni più importanti di cui occuparsi, e Giorgio come al solito scalpita per avere un ruolo di potere, qualunque esso sia.
Come se  non  bastasse il duca di Gloucester decide di tirarsi in casa la suocera, la quale comincia a infamarlo insinuando in Anna ( e negli spettatori che non hanno letto il libro e non conoscono la vera storia) che lui non abbia richiesto la dispensa papale necessaria per le nozze, in modo da lasciare aperto uno spiraglio per il ripudio (e in realtà invece la dispensa arrivò dopo. Quindi Lady Neville attaccati!); nonostante tutto Anna decide di stare dalla parte del marito che ama e che nel momento del bisogno era a suo fianco, al contrario della madre che l'ha abbandonata. Il povero Richard si ritrova in balìa di sceneggiatori che continuano a gettargli addosso ombre sempre più consistenti, grazie anche a quegli sguardi inquieti che cogliamo qui e là, di cui non riusciamo a darci del tutto spiegazione (hai una bella famiglia, una proprietà, amministri il nord del paese per conto di tuo fratello e sei rispettato dal popolo...che motivi hai di essere inquieto?) e che, comunque, non riescono a scalfire l'impressione che quello con Anna sia vero amore. Semplicemente anche lui ha delle ambizioni, si è stufato di essere il fratello buono dato per scontato senza ricevere nulla in cambio; io avrei apprezzato questa vita comunque ma tant'è....
Per quanto riguarda Giorgio invece si intuisce che la sete di potere deriva anche per lui da un complesso di infeririotià e invidia nei confronti dei fratelli, che però lo porta a covare rabbia e avidità; purtroppo causa frettolosità nella sceneggiatura questo personaggio (come altri) era potenzialmente molto interessante ma purtroppo male sviluppato, con tutta la buona volontà dell'attore che è riuscito comunque a conquistare l'attenzione del pubblico. Già la campagna di Francia acuisce il malessere comune, ma l'evento che fa precipitare tutto è la morte della povera Isabella, deceduta per febbre puerperale dopo la nascita del secondo figlio, ma che il marito attribuisce ad avvelenamento da parte dell'odiata cognata Elisabetta; anche qui evento spiegato malissimo rispetto ai libri, visto che ci sono parecchie scene in cui viene mostrato George che rinfocola la paura di Isabella di essere avvelenata con "prove" inesistenti o che comunque non sono tali, sembra quasi che lo faccia apposta! Inoltre, visto come ha sempre trattato la moglie nel corso della storia, adesso sembra davvero poco credibile il fatto che sragioni per la sofferenza. Invece nel libro la cosa è spiegata meglio (il che non vuol dire "Bene"), si capisce che quel matrimonio d'interesse col tempo era diventato qualcosa di più anche per il cinico Duca di Clarence, e quindi la sua sofferenza per la morte della moglie appare più sincera.Persino con Riccardo (al solito) sembra che non faccia nulla per difendere il fratello o per evitargli la morte, quando invece si era esposto personalmente a tale scopo. Al contrario come al solito i Woodville vengono dipinti come migliori (anche- lo ripeto- rispetto allo stesso libro, dove si capisce benissimo che chi ci guadagna dalla morte di George sono proprio loro): Elisabetta appare turbata da tutto ciò che lei stessa ha cominciato, Anthony si rifiuta di partecipare al processo....si vabbè, a chi volete darla a bere?! 

La tragica fine di Giorgio (che sceglie di essere annegato in un barile di vino) e gli eventi ad essa legati purtroppo cominciano piano piano a minare l'animo di Anne, che finora forte della sua vita felice aveva mitigato l'astio verso Elisabetta...e le conseguenze saranno quelle che sappiamo, purtroppo. Tutto ciò mentre aumenta a corte il potere di Margaret, inopinatamente entrata nella grazie della regina dopo che questa ha creduto che sia stata lei a salvare il suo neonato che stava per morire. Incredibile come Elisabetta, che stupida non è, in questo caso si ostini a considerare una minaccia le innocue Isabella e Anna mentre non si accorge di nulla dei maneggi di Lady Stanley e consorte....


Scena cult della puntata: Elisabetta che si offende quando Giorgio le dà della strega e le rivela di sapere delle maledizioni lanciate sulla moglie e sui figli: da morire dal ridere, nonostante la drammaticità della situazione! 







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