mercoledì 9 agosto 2017

La tenerezza, 2017



Regia di Gianni Amelio, con  Renzo Carpentieri (Lorenzo), Giovanna Mezzogiorno (Elena ), Elio Germano (Fabio), Micaela Ramazzotti (Michela), Arturo Muselli (Saverio).




L'anziano Lorenzo è un avvocato in pensione scostante e scorbutico, che non ama nemmeno i figli Saverio ed Elena; quest'ultima nonostante tutto, cerca di occuparsi come può del padre, a cui affida il figlio Francesco quando lei è al lavoro.
Accanto a lui viene ad abitare una giovane coppia con due bambini, con i quali fa amicizia....



Liberamente ispirato al romanzo "La tentazione di essere felici" di     , è un film con titolo fuorviante, dato che di tenerezza ce n'è davvero poca. Anzi, a mio avviso, si può benissimo dire che la tenerezza sia la grande assente di questo film, oppure ciò che ogni singolo personaggio disperatamente cerca, a modo suo.
Come protagonista abbiamo l'anziano e scostante Lorenzo, a tratti veramente insopportabile visto che mette in continua difficoltà i figli, ed in particolare la figlia Elena, madre single che cerca di stargli vicino come può, nonostante il padre rifiuti costantemente con fastidio ogni tentativo di dialogo e ogi premura (anche se adora il nipotino, di cui si prende cura quando la madre lavora). Del resto che dire di un uomo che dice che amava i suoi figli quando erano piccoli ma poi quando sono cresciuti ha smesso? Il figlio sarà pure un'opportunista ma non ha certo torto, un padre così merita solo questo!
Eppure, Lorenzo riesce a trovare una dimensione di umanità fuori dalla famiglia con una giovane coppia che, a modo suo, adotta sostituendoli in qualche modo ai figli: Michela e Fabio, con due figli piccoli, sembrano una coppia serena come tante, anche se da alcune scene intuiamo subito che Fabio ha problemi non di poco conto. Con loro, diventa il padre e il nonno che non è riuscito a essere per i suoi figli, e quando la tragedia piomba, anche la sua vita ne è toccata e distrutta. Non è quindi una persona del tutto insensibile  priva di sentimenti, ma nella sua vita è successo qualcosa che lo ha fatto diventare così, qualcosa che non verrà totalmente chiarito nel corso del film (anche se si intuisce che almeno in parte riguarda il tradimento verso la moglie e la scoperta da parte della stessa).

La figlia Elena in realtà gli somiglia molto: è una donna dura, che cresce un figlio da sola ed è dedita al lavoro; cerca continuamente un contatto affettivo con il padre che però avverarsi solo nel finale. Dietro questa facciata ho intuito un grande dolore e una grande infelicità- anche qui nessuna speigazione vera ma solo accenni- sentimenti sempre soffocati ma che riaffiorano. E ho trovato davvero ottima l'interpretazione di Giovanna Mezzogiorno, forse la migliore del film assieme a quella di Renzo Carpentieri nel ruolo di Lorenzo.
La storia che coinvolge la coppia Germano- Ramazzotti è invece molto pesante  a livello emotivo, devo dire che ho sofferto abbastanza durante la visione del film per le emozioni che mi ha provocato il tema trattato (non anticipo molto); a volte con i film mi capita.
Tutto sommato comunque un bel film, fatto bene, magari per chi è meno sensibile sarà certamente più godibile.






1 commento:

  1. è stato fuori al cinema molto più di quanto non pensassi... ed ero curiosa di vederlo, anche perché Elio Germano mi piace moltissimo, è un attore completo capace di una profondità per nulla scontata
    farò in modo di recuperarlo al più presto possibile

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