mercoledì 12 ottobre 2016

Pericle il Nero, 2016

 Regia di Stefano Mordini, con Riccardo Scamarcio (Pericle Scalzone), Marina Fois (Anastasia), Gigio morra (Don Luigi),Valentina Acca (Anna).



Pericle Scalzone vive e lavora da sempre al soldo del boss Luigi Pizza; il suo compito è quello di punire chi si oppone al suo capo. Un giorno, durante uan spedizione per punire un prete troppo chiacchierone per i gusti del boss, per errore colpisce Signorinella, sorella di un'altro boss che in quel momento era presente in parrocchia. Credendo di averla uccisa, si confida con Luigi Pizza che lo invita a nascondersi mentre lui rimette tutto a posto; ma dopo aver scoperto che i sicari del boss fratello della presunta vittima lo stanno cercando, scappa e arriva fino a Calais. Qui incontra Anastasia, una donna sola e con due figli che lavora in una panetteria....


Tratto dal romanzo omonimo (1991 ) di Giuseppe Ferrandino, è un film duro,cupo, pieno di rabbia e solitudine. Pochissima luce, pochissima speranza, anche se nel finale aperto non tutto è perduto.
Si regge tutto sull'interpretazione di Riccardo Scamarcio ( che è anche produttore del film, qui in versione dimessa e coatta, con un gran bisogno di essere messo sotto una bella doccia) che da subito ci presenta con indifferenza la sua professione: "faccio il culo alla gente" nel vero senso della parola e spiegandoci anche come. Al più basso livello anche nella scala  della criminalità, usato come bassissima manovalanza, Pericle in fondo è un personaggio che mi ha fatto tanta tenerezza: completamente solo al mondo, considerato quasi zero anche dal boss e dalla sua famiglia, in fondo quello che desidera è il calore di una donna e di una famiglia (si, dai, lo so cosa penserete di me...non ditemelo!ma mi ha commosso quando ha detto che tante volte ha provato a immaginarsi una famiglia con una moglie e deu bambine, a cui parlava anche); per una volta sono stata d'accordo con Mymovies  quando dice "Occhi grandi affondati nel buio e affamati di affetto, Pericle è solo sulla faccia della terra e si muove lungo la frattura che si genera spesso fra ciò che siamo, o ciò che sentiamo di essere, e ciò che gli altri vedono in noi". Pericle si esprime con lunghi monologhi che ci fanno conoscere i suoi pensieri, la sua insoddisfazione per una vita che non è vera vita e che lo spinge ad assumere sostanze stupefacenti nel tentativo di riempire il vuoto che sente dentro di sè. Ad un certo punto, si chiede perfino perchè scappare, perchè non lasciare che lo ammazzino.
La sua vita subisce una svolta con l'incontro con Anastasia, una donna non giovane e non bella (o perlomeno, non di quella bellezza patinata che colpisce subito), una madre sola con due figli abituata al lavoro e alla fatica: in pochi giorni con lei Pericle conosce l'amore a prima vista e intravede uno sprazzo di normalità, quella normalità tanto desiderata in fondo che forse è ancora possibile. Ma perchè essa si avveri non basta decidere da sè di chiudere i conti con il proprio passato, quando è il passato a venirti a cercare...
Per raccontare questa storia il regista usa un tono asciutto e concentrato sul personaggio, senza sbavature sentimentali e a volte fin troppo realista, trasportando l'azione in un luogo (Bruxelles) più freddo e buio dell'originale Napoli del romanzo. Certo bisogna passare sopra alcuni passaggi non del tutto credibili (Anastasia nel giro di un giorno passa dallo schifare Pericle a portarsi uno sconosciuto di cui nemmeno sa il nome non solo a letto ma a lasciarlo da solo nella prorpia casa e addirittura assieme ai propri figli?!), ma tutto sommato la storia fila, anche sechi è troppo sensibile è meglio che lasci perdere.
Il film ha avuto un buon successo al Festival di Cannes 2016 nella sezione "Un certain regard".

P.S: Pericle /Riccardo, tesoro, vieni da me che ti prendo io, passando sopra al tuo mestiere: parafrasando il finale d "A Qualcuno piace caldo"...."Nessuno è perfetto!"

P.S 2: La cosa più inquietante del film è stata scoprire una quantità abbastanza grande di punti in comune con il protagonista.....





3 commenti:

  1. Film tutto sommato valido, però allo stesso tempo anche privo di particolari guizzi in grado di renderlo memorabile...

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    1. Vero, forse anche per questo non ha fatto particolare presa sul pubblico.

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