domenica 26 aprile 2015

Sweet sixteen, 2002


Regia di Ken Loach, con Martin Compston (Liam),Annmarie Fulton (Chantelle),William Ruanne (Flipper),Michelle Abercromby (Suzanne),Michelle Coulter (Jean).

Il 16enne Liam non ha mai avuto una vita facile, nè normale: la madre ha avuto due figli da due uomini diversi, nessuno dei quali si è preso le proprie responsabilità; dopo essere passata da un uomo all'altro ed aver vissuto di espedienti è finita in prigione,
Liam - che è stato cacciato di casa dal patrigno- ora attende la scarcerazione della madre e sogna per la sua famiglia una vita migliore, cancellando i risentimenti tra la madre e la sorella Chantelle e vivendo tutti assieme in una casa tutta loro


Un film toccante, duro, sentimentale senza che vi sia una storia d'amore, dolce e doloroso allo stesso modo; nonostante le sue scelte sbagliate, non si può provare che tenerezza per il giovanissimo Liam, adolescente in fondo come tanti, ma vittima di adulti che esercitano su di lui profonde violenze psicologiche e morali, altrettanto gravi di quelle fisiche (che egli non subisce, almeno fino a un certo punto), che nel tragico e prevedibile finale lo porteranno a un punto di non ritorno, suo malgrado.
Anche i suoi sbagli in fondo sono frutto principalmente di un contesto degradato in cui ha sempre vissuto, ma di cui egli riesce a riconoscere la bruttura, dalla quale vorrebbe affrancarsi (cosa che condivide con la sorella) e sopratutto dalla quale vorrebbe affrancare anche l'anaffettiva madre, ricostruendo un nucleo familiare (il cui simbolo è la casa) che in realtà non ha mai avuto.
Ma la realtà spesso cozza contro i nostri sogni, anche quelli più semplici, e di fatto Liam verrà tradito e distrutto da chi più ama, e che gli preferisce la vita degradata che ha sempre avuto, fregandosene totalmente di quel figlio sensibile e dei suoi desideri. La madre, seppur interpretata senza eccessi, è veramente una figura tremenda per la sua indifferenza e la sua sordità nei confronti dei figli. Al contrario, figure positive sono la sorella Chantelle, l'unica che cerca di instradare Liam su una strada costruttiva cercando di proteggerlo, e l'amico Flipper, che assieme a Liam è protagonista delle poche scene di spensieratezza e allegria presenti nel film a ricordarci l'ingenuità dei due ragazzi.
tutti ottimi gli attori, sopratutto il giovane protagonista Martin Compston; il film chiaramente vuole scardianare vari stereotipi sull'adolescenza, da molti definito retoricamente "il periodo più bello della vita" o il più felice, ricordandoci che per molti non è così. Molti, come Liam alla fine, non hanno nemmeno la speranza....






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