martedì 3 febbraio 2015

Gone Girl-L'amore bugiardo, 2014


Regia di David Fincher, con Ben Affleck (Nick Dunne), Rosamunde Pike (Amy Dunne),Kim Dickens (Rhonda Boney),Carrie Cunn (Margot Dunne),Tyler Perry (Tanner Bolt),Neil Patrick Harris (Davis Collins).


Nel luglio 2012 una giovane donna, Amy Dunne , scompare dalla sua  casa nel Missouri  nel giorno del quinto anniversario di matrimonio.
Da subito il marito Nick e i familiari vengono coinvolti in una girandola di interrogatori della polizia e pubblici appelli a Amy e a chi potrebbe averla rapita...perchè, avendo trovato tracce di colluttazione e di sangue in casa, si dà per scontato che qualcuno l'abbia rapita in casa.
Passano i giorni e tutti gli indizi sembrano portare a Nick, dato che il matrimonio non era certo idilliaco; messo sotto accusa dall'opinione pubblica all'uomo non resta che cercare di fare di tutto per difendersi....


Tratto da un romanzo di  ; il mio primo film dell'anno cinematografico è quello che ha fatto discutere e arrabbiare le femministe di tutto il mondo, dato che mostra una figura di donna particolarmente odiosa: quella che si costruisce un'immagine di vittima a scapito dell'uomo innocente da lei accusato.
Ovviamente delle critiche di cotante persone ideologicizzate a livelli da ISIS non bisogna fidarsi: "Gone girl"  un ottimo thriller psicologico, direi con molte affinità con i migliori Hitchock, con una protagonista femminile particolarmente perfida nella sua complessità e un protagonista maschile che, nonostante le simpatie che non può non suscitare alla fine dato che è la vera vittima della psicopatica, non è certo esente da colpe o responsabilità.
Lo spettatore viene tenuto molto abilmente sul filo dell'incertezza: come mai Amy è scomparsa?E' scomparsa oppure ha fatto una brutta fine?E il colpevole è Nick?Il film è come diviso in due parti: la prima riguarda il mistero della scomparsa di Amy, la seconda invece svela piano piano la realtà in cui finora lo spettatore era rimasto incerto, e non solo; svela il diabolico piano di Amy, la sua mente criminale e psicopatica, la piega che prendono gli avvenimenti sino al finale, drammatico e inaspettato come tutto il resto del film.
Eccellente l'interpretazione di Rosamunde Pike nei panni di Amy, certamente diabolica e psicopatica ma anche molto complessa: bambina vittima di genitori che mettono in piazza la sua infanzia per scrivere una serie di libri per bambini con cui fanno un sacco di soldi, giovane donna che forse, a modo suo, è alla ricerca di un equilibrio e di una normalità che non troverà, perché già da giovanissima manipolatrice crudele e indifferente al dolore altrui. Bravo anche Ben Affleck nel ruolo di Nick, innocente certo, ma comunque sia marito già da tempo manchevole verso la moglie che odiava e che pagherà cara la sua scempiaggine.
Due personaggi comuni e anonimi, che vivono una tragedia anonima fino a quando i media non si appropriano della loro vita, distorcendola in maniera sanguinaria (e anche questo punto ha fatto arrabbiare le femministe, vista la tacita critica al programma stile "amore criminale" che viene mostrato nel film, di cui tacitamente si rivela la crudeltà e stupidità) e provocando ancora più problemi; una storia in cui tutte pensano di sapere tutto degli altri, ma alla fine sono solo pedine in mano alla mente criminale di Amy.
Il ritmo è serrato e avvincente, non c'è un minuto di noia e questo, vista anche la lunghezza del film (2 h e 40) è molto importante. Anno cinematrografico che comincia quindi molto bene per me con un ottimo film, a cui non è andata altrettanto bene, dato che è stato vergognosamente snobbato alle nomination per l'Oscar, chissà perché.....



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