domenica 16 febbraio 2020

L'amica geniale- Storia del nuovo cognome, 2019- puntata 1 e 2

Regia di Saverio Costanzo,con Margherita Mazzucco (Lenù). Gaia Gerace (Lila), Anna Rita Vitolo (Immacolata Greco), Luca Gallone (Vittorio Greco), GEnnaro de Stefano (Rino Cerullo), Giovanni Amura (Stefano Carracci), Eduardo Scarpetta (Pasquale Peluso), Francesca Pezzella (Carmen Peluso), Francesco Serpico (Nino Sarratore), Giovanni Buselli (Enzo Scanno), Elvis Esposito (Marcello Solara), Rosaria Langelotto (Gigliola Spagnuolo), Valentina Acca (Nunzia Cerullo), Alessio Gallo (Michele Solara).



Lila e Stefano tornano dal viaggio di nozze già in crisi: lei si sente in trappola e cerca di rassegnarsi al ruolo di  moglie che ormai ha accettato ma in cui non si ritrova. Anche Lenù si sente in crisi e perde interesse per lo studio al punto da decidere di abbandonare la scuola; Lila accorre in suo aiuto offrendole di studiare a casa sua, dove ha una stanza libera, e pagandole i libri.
Intanto Antonio riceve la cartolina per il servizio di leva e la cosa lo fa cadere in depressione, preoccupando gli amici; per aiutarlo Lenù e Lila si rivolgono ai fratelli Solara ma la cosa non fa alcun piacere ad Antonio, peggiorando la sua condizione.
Arriva l'estate e Lila decide di andare in vacanza ad Ischia, ma dato che il marito non può seguirla per via del negozio decide di farsi accompagnare da Lenù...


Inizia così la seconda stagione de "L'amica geniale" che narra il secondo romanzo della serie, "Storia del nuov cognome". 
Le due protagoniste ora hanno 17 anni e due vite completamente diverse: Lila si è sposata con Stefano Carracci, Lenù continua a essere una studentessa modello. Ma le due non sono affatto felici: nonostante l'agiatezza, il matrimonio di Lila si rivela da subito un fallimento sopratutto per via del carattere violento del marito che non lesina ogni tanto alzare le mani verso la moglie, ma anche - diciamocelo- per l'ostinazione di Lila, che seppure motivata dalla delusione nell'aver scoperto che il marito fa affari con i Solara invece di combatterli come lei desiderava, inizialmente non cerca nemmeno un appiglio di comprensione per quelle che potrebbero essere le sue motivazioni. Questo non giustifica lui, intendiamoci...ma inizialmente, quando ancora le botte non erano iniziate, ho trovato Lila davvero troppo dura e ostinata (e non è successo una volta sola leggendo i libri....)

Dal canto suo lenù- come conseguenza dell'istruzione che riceve-  si sente ormai  un pesce fuor d'acqua rispetto sia alla famiglia e al rione, con i quali ormai condivide ben poco, e questo la fa precipitare in una crisi esistenziale profonda come quella di Lila, al punto di volere quasi rinnegare tutto ciò che ha fatto finora e decidere di abbandonare la scuola, trovarsi un lavoro al rione e magari sposarsi con Antonio. Tutto ciò ovviamente tradisce il suo bisogno di sentirsi uguale agli altri, e forse anche a Lila: dico "forse" perchè Lenù sa benissimo cosa sta passando l'amica e cosa si nasconde dietro l'agiatezza della sua vita, che la stessa Lila divide con lei. Però si sa che il desiderio di sentirsi uguali agli altri, sopratutto a quell'età, può essere più forte di tutto....
Le prime due puntate proseguono in questo modo, con le due amiche a fare da supporto e spalla una all'altra, in questo caso forse di più Lila che sfrutta la propria agiatezza per aiutare Lenù, a tal punto che la convince a riprendere gli studi ospitandola in casa propria per farla stare più tranquilla. In questo modo, e in altri, Lila decide di sfruttare la propria nuova condizione per aiutare i suoi amici, in modo che - se non a sè stessa- possa arrecare vantaggi agli altri,
Ma una vacanza a Ischia cambierà le sorti delle due amiche, sopratutto visto che fra Lila e Nino Sarratore (simpatico come un dito schiacciato nella portiera) nascerà una subitanea e pericolosa passione...alla faccia della povera Lenù. Ma il rapporto tra le due amiche è sempre stato altalenante in questo modo. 

La narrazione, fedele al testo scritto, prosegue senza intoppi e anzi, con alcune pensate originali a livello scenografico, tra cui la scena in cui Lila, dal vetro della porta del bagno, vede l'immagine del marito deformata in un mostro (immagine che riflette le sue paure). nulla di particolarmente nuovo per il resto, gli attori sempre in parte e la ricostruzione del rione perfetta, come me l'ero immaginata leggendo. 






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