sabato 1 aprile 2017

La Bella e la Bestia (Beauty and the Beast), 2016



Regia di Bill Condon,con Emma Watson (Belle), Dan Stevens (Bestia),Kevin Kline (Maurice), Luke Evans (Gaston), Emma Thompson (Mrs Brick), Ewan McGregor (Lumiere), Ian McKellen (Tockins), Josh Gad (Le Tont), Nathan Mack (Chicco).




La giovane Belle vive in un paesino di campagna col padre Maurice, stravagante inventore.Anche la figlia, ragazza intelligente a cui piace leggere e immergersi in altri mondi,viene considerata dal paese “diversa”, nonostante sia corteggiata (in malo modo e piuttosto insistentemente)dall’antipatico Gaston, l’uomo più popolare del paese.
Un giorno Maurice si perde nel bosco e trova rifugio in un vecchio castello abbandonato;come il poveretto terrorizzato non tarda a scoprire, il padrone di casa è un individuo mezzo uomo e mezzo bestia, che lo minaccia di morte per aver violato la sua casa.Per fortuna arriva Belle che si offre come ostaggio al posto del padre,accettando di rimanere a vivere con la bestia.Dopo qualche iniziale incomprensione, e grazie all’aiuto dei simpatici domestici Tockins, Lumiere e Mrs Brick ( un orologio, un candelabro e una teiera),i due imparano a conoscersi bene e nasce una dolce simpatia tra di loro, che però dovrà affrontare mille pregiudizi e…un magico incantesimo.



Sono già passati 25 anni (26 dalla realizzazione del film) da quando, in terza media, andai a vedere al cinema "La bella e la Bestia" di Walt Disney, rimasto nel tempo uno dei film d'animazione mai realizzati a mio avviso. Ed ecco che oggi mi ritrovo al cinema a vedere questo remake con attori in carne ed ossa, di cui non mi pare si sentisse il bisogno ma pazienza....

Iniziamo dicendo che è , in sè, un film gradevole e carino, che si lascia vedere e coinvolge lo spettatore quel tanto che basta. Purtroppo il paragone con l'originale è inevitabile, e ne esce sconfitto seppure con alcuni punti di forza.
L'atmosfera gotica spesso presente nel cartone è andata perduta, cosi come la forza dei personaggi di contorno come i servitori-mobili: Tockins, Lumiere, Mrs Brick, Spolverina, l'armadio ecc- seppure finemente riprodotti con la tecnologia- non regalano lo stesso brio alle scene in cui compaiono come invece  succedeva nel cartone animato, cosa che fece dei piccoli personaggi caratteristi uno dei punti di forza del film. E il cambiamento delle canzoni che senso ha? Hanno preso e ridoppiato le stesse canzoni del film del 1991, cambiando alcune parole, in alcuni casi facendo diventare la cosa un po' ridicola :ad esempio, nella "Canzone di Belle" iniziale, Belle dice "è dal giorno in cui arrivammo/ che mio padre e io pensiamo che sia cosi provinciale", riferito al paesino dove vive. Ora, a parte che fa passare Belle come una snob che non può apprezzare la vita semplice di un piccolo villaggio e i suoi abitanti...ma che cosa pensavano di trovare in uno sperduto paesino di provincia, la vita della metropoli parigina da cui provenivano?!


Per quanto riguarda invece gli attori, non mi è dispiaciuta Emma Watson nei panni di Belle, una ragazza dinamica e moderna che lotta per realizzare le sue aspirazioni, mi è sembrato un tantinello incolore    nei panni della Bestia- e spesso si sforza troppo di imitare quello del cartone- mi è piaciuto molto Luke Evans nei panni di Gaston, ridicolo e orribile allo stesso tempo. In generale tutti funzionano bene, senza grandi picchi. 
Una novità che mi è piaciuta molto è il personaggio di Le Tont: non più l'amico cretino sempre agli ordini di Gaston, ma un personaggio con una sua personalità, un po' ridicolo ma non stupido e cattivo, che alla fine si redime. La presunta polemica sulla sua "omosessualità" per me è fondata sul nulla: per tutta la durata del film infatti il personaggio non fa o dice nulla che possa far pensare, anche solo lontanamente, al fatto che sia innamorato di Gaston (e non ci sarebbe stato nulla di male), e solo alla fine, nella scena del ballo, si intravede per due secondi Le Ton che balla con un uomo, ma la cosa viene fatta passare per un semplice scambio di ballerini mal riuscito. 
Nel complesso comunque promosso, se preso come film a sè- e come ennesima traposizione cinematografica della favola- è un film molto godibile per tutti.



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