sabato 25 ottobre 2014

Il giovane favoloso, 2014



Regia di Mario Martone, con Elio Germano (Giacomo Leopardi),Isabella Ragonese (Paolina Leopardi), Edoardo Natoli (Carlo Leopardi),Massimo Popolizio (Monaldo Leopardi),Michele Riondino (Antonio Ranieri), Anna Mouglasis (Fanny Targioni Tozzetti), Valerio Binasco (Pietro Giordani).


Recanati, inizio '800  : Giacomo, figlio primogenito del conte Monaldo, è un giovane letterato e poeta dalla mente vivace e dalla forte voglia di vivere. E' costretto però a soffocare il suo desiderio di conoscere il mondo non solo dal dispotismo del padre, ma anche dalle sue cagionevoli condizioni di salute (è afflitto da vari malanni ed è anche gobbo).
Con l'unico conforto dell'affetto dei fratelli Carlo e Paolina Giacomo non si dà per vinto e tenta addirittura (invano) la fuga; ma anche quando riuscirà ad andarsene, molti anni dopo, la vita avrà in serbo per lui solo amarezze.....

Un degno omaggio ad un grande poeta italiano, meritevole di essere riscoperto e che al contrario di come viene presentato è molto attuale e moderno. Nota personale: nonostante non ami particolarmente la poesia, Leopardi è il mio poeta favorito fin da quando l'ho scoperto alle medie, l'ho sempre sentito molto vicino dapprima come sensibilità, dopo (purtroppo per me)perchè ho dovuto riconoscere la verità di molte delle cose che esprime nelle poesie.
Come al solito noi italiani non perdiamo occasione per denigrare il nostro cinema, e quindi nonostante il successo avuto alla mostra del cinema di Venezia il film ha portato a casa solo la nomination al regista Mario Martone, preferendo premiare "Un piccione sedeva su una panchina riflettendo sull’esistenza " (che già dal titolo...ma vabbè non diamo giudizi su film che non abbiamo visto) e fare gli originali esterofili piuttosto che dare un riconoscimento valido a un film di qualità, bello, ben diretto e ottimamente interpretato.

La prima parte del film è completamente ambientata nei luoghi leopardiani e perciò il severo palazzo con l'immensa biblioteca del padre Monaldo sono proprio quelli di cui tanto abbiamo sentito parlare: nelle scene dovo i figli studiano, in particolare in quelle dove Giacomo scrive nello scrittoio posto sotto quella piccola finestrella, è possibile così percepire ancora meglio l'opprimente atmosfera e la tetraggine della famiglia e della casa, per Giacomo- il cui sguardo fuori dalla finestra spazia verso l'infinito (come poi scriverà nella celebre poesia)- gabbie ancora più gravi della gracilità fisica. I genitori poi...meglio archiviarli: perlomeno Monaldo con il suo amore per la cultura ha alimentato il sapere dei figli dando loro modo di acculturarsi, anche se poi reprimeva il loro voler "spiccare il volo" in nome delle sue idee conservatrici e antiche; ma la madre Adelaide, con poche efficaci pennellate e sopratutto con una terribile maschera sul viso, rende proprio l'idea della donna bigotta, fredda e forse anche cattiva, preda del suo fanatismo religioso che addirittura le fa ritenere che "è un giorno lieto quello in cui Dio chiama a sè una delle sue creature" (parole rivolte al padre della ragazza morta). In un clima simile è chiaro che i tre figli crescessero oppressi, vittime di ricatti morali  e affettivi, sostanzialmente infelici (solo Carlo riuscì a evadere con il matrimonio) nonostante le loro doti personali e morali.
Elio Germano è un Leopardi perfetto, coinvolgente, appassionato, un ribelle che rimane schiacciato dalle convenzioni e dalla rigidità dei familiari (vedi la scena deve "urla" la sua ribellione al padre e allo zio); dapprima giovane con speranze di vita e sogni, poi uomo che si lascia vivere dolorosamente, ormai disilluso, ma nonostante ciò che conserva ancora un suo orgoglio :"Non attribuite alla mia malattia «quello che si deve al mio intelletto". Giacomo non vuole essere compatito per le sue disgrazie fisiche, ma vuole essere considerato lucido e consapevole della sua vita e delle sue scelte.
In una recensione su Ciak ho letto di un "Leopardi vivo e sentito", mentre in un'intervista l'ultimo discendente della famiglia ha detto che, mentre giravano il film "sembrava che Giacomo fosse di nuovo con noi"...se questo vi sembra poco!
Anche gli altri interpreti sono ottimi, anche se personalmente avrei preferito un maggiore approfondimento della figura della sorella Paolina (Isabella Ragonese), anch'essa figura interessante e molto simile al fratello nell'animo.
Anche alcuni eredi della famiglia Leopardi, che come detto all'inizio hanno messo a disposizione il palazzo per le riprese del film, hanno partecipato ricoprendo alcuni ruoli minori .
Chi ha voglia di vedere un film appassionante nella sua semplicità  vada pure a vedere questo, non si troverà pentito!






1 commento:

  1. Ciao!
    Aspettavo di leggere qualche recensione prima di vedere il film, anche se già per il fatto che Leopardi fosse interpretato da Elio Germano era una garanzia, è un ottimo attore.
    Sono felice che il film sia ben riuscito, purtroppo a scuola i professori spesso e volentieri ci fanno odiare i nostri scrittori e poeti, e questa è un'occasione per riscoprire uno dei geni della nostra letteratura.

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