E' morta all'età di 90 anni l'attrice inglese Maggie Smith.
Nata nel 1934, vero nome Margaret Natalie Smith, debuttò molto giovane a teatro, per poi passare al cinema una volta trasferitasi negli Usa (nel 1958 in "Senza domani"). TRa i suoi film ricordiamo: "Otello" (1965), "La strana voglia di Jean" (1969, per il quale vinse lìOscar come migliore attrice protagonista), "Invito a cena con delitto" e "assassinio sul Nilo" (1976), "camera con vista" (1986), "Hook- Capitan Uncino" (1991), "Sister act" 1 e 2 (1992/1993), "Il giardino segreto" (1996), "Il club delle prime mogli" (1996), "Un tè con Mussolini" (1999), "Becoming Jane" (2007), "Marigold Hotel" (2012). Viene inolre ricordata dal grande pubblico per il ruolo della professoressa Minerva McGrannit nella saga di Harry Potter( ruolo che ha interpretato per l'intera serie di film), e per l Contessa Madre Lady Violet nella serie tv "Downton Abbey" (con relativi film nel 2019 e 2022).
Regia di Petro Belfiore, Davide Bonacina, Davide Rossi, Andrea Fadenti, Andrea Mazzarella, con: GErmano Lanzoni (Signor Imbruttito), Brenda Lodigiani (Imbruttita), Valerio Ariò (il Giargiana), Laura Locatelli (la Wife), Leonardo Uslengo (il Nano), Claudio Bisio (ex Capo), Paolo Calabresi (nuovo Capo),
Una brutta sorpresa per l'Imbruttito e i suoi colleghi: il Capo ha venduto l'azienda a un nuova multinazionale, e non si sa se tutti riusciranno a conservare il proprio posto di lavoro. Ol nuovo Capo infatti è fissatissimo con il "green", l'ecologia, la sostenibilità, l'inclusione ecc
Il Milanese Imbruttito Germano Lanzoni torna al cinema dopo il successo di "Mollo tutto e apro un chiringuito", con quello che potrebbe essere un seguito ideale della prima storia.
A causa di una forte crisi aziendale, stavolta l signor Imbruttito si ritroverà ad essere "dall'altra parte della barricata"; ovvero, causa licenziamento, diventerà il Giargiana di turno attraversando in una forte cristi esistenziale che lo porterà ad allontanarsi anche dalla famiglia e a incontrare un mondo per lui sconosciuto: quello dei precari costretti a fare anche più lavori per arrivare a stento a fine mese, condividendo casa con altre persone, senza poter fare progetti a lungo termine e spesso con difficoltà anche nel prenotare una visita medica. Per breve tempo anche l'Imbruttito diventerà uno di loro e sarà addrittura costretto a fare il rider; certo la parte è tirata un po' troppo in lungo e risolta con un colpo di scena piuttosto telefonato, ma per i fans del personaggio credo che l'interesse primario sia ritrovare il loro beniamino assieme a tutti i personaggi che compongono il suo mondo (La Wife, il Giargiana, L'Imbruttita, il Nano ecc) in un contesto nuovom senza comunque troppi scossoni.
Ciò ovviamente non impedisce di realizzare un film molto gradevole.
Il film esce nelle sale il 26 settembre, io l'ho visto in anteprima a Ferragosto.
Regia di Riccardo Milani, con Antonio Albanese (Michele Cortese ), Virginia Raffaele (Agnese ), Sergio Saltarelli (Nunzio), Alessandra Barbonetti (Maria Antonietta).
Michele, maestro elementare a Roma, a causa dell'eccessivo stress chiede ed ottiene il trasferimento nel piccolo paese di Rupe, un borgo isolato dell'Abruzzo nel cuore del Parco Nazionale. Qui scopre che la Scuola Primaria sua nuova sede, diretta dall'energica maestra Virginia, ha una sola classe composta da sei bambini e da tempo lotta per non essere chiusa.
Dopo qualche difficoltà iniziale Michele si ambienta nel paesino sostenendo la lotta di Virginia e del paese per tenere aperta la loro scuola....
Simpatico film che racconta un problema purtroppo sempre attuale: lo spopolamento dei piccolo borghi e paesini che rimangono pian piano abbandonati.
Un problema ahimè per ora senza troppe soluzioni, dato che oggettivamente non si può costringere la gente a rimanere a vivere in posti dove a volte non c'è nemmeno il medico di base; posti che magari sono bellissimi e pieni d potenzialit, ma (come viene sottolineato più volte durante il film) solo per i turisti che ci arrivano d'estate, senza la neve e senza tante altre problematiche che chi ci vive tutto l'anno deve purtroppo affrontare.
E inizialmente anche Michele, maestro elementare a Roma stufo della metropoli e disilluso dal mondo della scuola in generale, rimane vittima di questo errato modo di pensare: si trova invece di fronte a problematiche a lui sconosciute, gente tutt'altro che semplice, abituata a una vita di sacrificio in un posto bellissimo ma "dimenticato da Dio" (come si suol dire) e dove l'unica classe non solo è formata da una decina di bambini, ma tutti di età diverse. Eppure la preside cerca il più possibile di non mollare, consapevole che in un piccolo borgo già provato dalla chiusura anche di attività essenziali se chiude anche la scuola, può voler dire la fine.
Un problema che in questo caso viene risolto (almeno temporaneamente) in maniera un po' troppo spiccia, bypassando la burocrazia e quindi le leggi; non proprio un bel messaggio ma pazienza, anche se c'è da dire che il film dopo un po' comincia a perdersi, a parare su rapporti scontati fra i personaggi, a trovare soluzioni rasserenanti ma non certo esaustive, sopratutto su lungo termine. Insomma perde il ritmo e finisce per avvitarsi su sè stesso, anche se a mio avviso finale, con quegli splendidi paesaggi e in sottofondo la splendida canzone "Agnese" di Ivan Graziani (originario di quei luoghi) vale da solo il resto del film.
Bravissimo come sempre Antonio Albanese, molto bravi i bambini, Virginia Raffaele passabile.
E' morto all'età di 88 anni l'attore francese Alain Delon.
Nato a Sceaux nel 1935, trascorse un'infanzia e adolescenza travagliate; esordì al cinema nel 1957 in "Godot"; negli anni successivi arriva quasi subito al successo lavorando sia con il cinema francese che con quello italiano: fondamentale la sua scoperta da parte di Luchino Visconti che lo lanciò nell'Olimpo dei divi internazionali.
La sua vita, molto intensa sotto tutti gli aspetti (che conosco particolarmente bene in quanto è uno degli attori favoriti di mia mamma)è stata molto lunga e non starò quei a ripercorrerla interamente: mi limiterò a ricordare tra i suoi film: "Il Gattopardo" (1961 ), "Delitto in pieno sole" (1960 ), "Rocco e i suoi fratelli" (1960 ), "L'eclisse" (1962), "Il tulipano nero" (1964 ),"Parigi brucia?" (1966 ), "La piscina" (1969 )," Frank Costello- Faccia D'angelo" (1967), " "La prima notte di quiete" (1972 ), "I senza nome" (1971 ), "Borsalino" (1970 ), "Il clan dei siciliani" (1970 ), "L'evaso" (1971), "Zorro" (1975), "La gang del parigino" (1977), "Airport '80" (1979), "Per la pelle di un poliziotto" (1981), "Un amore di Swann" (1984), "Nouvelle vague" (1990), "Coreografia di un delitto" (1990), "Il ritorno di Casanova" (1992), "Uno dei due" (1998), "asterix alle Olimpiadi" (2008).
Ha lavorato molto anche in tv, a teatro e come produttore.
Nata nel 1930 a Madison (vero nome Virginia Catryn Rowlands), dopo essersi diplomata all'Accademia americana di arti drammatiche cominciò a recitare inizialmente a Broadway, passando poi a Hollywood: esordì nel 1958 in "L'alto prezzo dell'amore".
Tra i suoi film ricordiamo: "Ombre" (1959), "Gli intoccabili" (1969), "Minnie and Moskowitz" (1971), "Una moglie" (1974), "Gloria- una notte d'estate" (1980), "Un'altra donna" (1988), "Taxisti di notte" (1991), "Qualcosa di cui sparlare" (1995), "She's so lovely- Così Carina" (1997), "Scherzi del cuore" (1998), "Le pagine della nostra vita" (2004), "Verso la fine del mondo" (2014).
Ha lavorato molto anche in tv ed è stata la moglie del regista John Cassavetes.
Regia di Greg Berlanti, con Scarlett Johnasson (Kelly Jones), Channing Tatum (Cole Davis), Woody Harrelson (Moe Berkus), Jim Rash (Lance Vespertine), Anna Garcia (Ruby Martin).
Usa, anni '60: Kelly Jones è una pubblicitaria che viene assunta dalla Nasa per creare un battage pubblicitario che ridia lustro al non ancora avvenuto sbarco sulla Luna, impresa dalla popolarità decisamente appannata dopo la tragedia dell'Apollo 1. La giovane, intraprendente e con pochi scrupoli, si dà da fare con gran successo nonostante l'ostilità di un ambiente totalmente maschile....
Simpatica commediola un po' troppo lunga che si basa su uno de miti complottari più famosi: ovvero, quella teoria secondo cui l'uomo non è mai andato sulla Luna e i filmati che mostrarono alla tv nel 1969 erano in realtà filmati girati a Hollywood con attori e ricostruiti in studios segreti. Ora, non ho certo intenzione di stare qui a riprendere punto per punto certe fesserie, chi fosse interessato approfondisca in altro modo :).
La protagonista è una Stefania Nobile americana più carina e meno stxxxza, che ha fatto della truffa ad alto livello la sua filosofia di vita e si mantiene grazie a quello, spostandosi da una parte all'altra degli Usa per motivi che ci verranno chiariti durante la trama; essendo dotata di bellezza e faccia tosta se la cava ottimamente, ma- come la maggior parte di film con protagonisti simili a lei ha ampiamente chiarito- il pericolo di essere prima o poi scoperta (con conseguenza il doversi continuamente trasferire da una parte all'altra degli USA, cambiando continuamente identità, senza poter vivere normalmente) incombe continuamente come uan spada di Damocle. Ed è proprio su questo elemento che punta Moe Berkus, uno di quei misteriosi individui che, lavorando nelle alte sfere, sanno tutto di tutti, anche i segreti più scottanti: su pomessa di cancellare definitivamente il suo passato e poter cominciare una nuova vita definitiva, Kelly viene assunta dalla Nasa per curare il marketing dell'impresa lunare e anche per filmare un finto "allunaggio" da mandare in onda in caso quello vero fallisse per aualche motivo.
Il resto è facilmente prevedibile, seppure raccontato talvolta in modo macchinoso.
Tra gli attori, quello che se la cava meglio è Woody Harrelson, veramente bravo in un rulo secondario ma importante; la Jonahsson brava ma in stile "compitino svolto perbenino", niente più. Il vero mistero è come ha fatto ad avere una carriera (seppure non a livelli altissimi) l'ingessatissimo e mono espressivo Channing Tatum. Se proprio vogliamo il vero interesse del film è vedere ambinetazioni, luoghi, moda dell'epoca, tutti curati molto bene. Parecchi richiami a "Il diavolo veste Prada".
E' morto a Roma all'età di 86 anni l'attore Roberto Herlitzka.
Nato a Torino nel 1937, esordì al cinema nel 1973 con "Film d'amore e d'anarchia", tra i suoi film ricordiamo "Pasqualino Settebellezze" (1975), "Oci Ciornie" (1987), "Gli occhiali d'oro" (1987), "In nome del popolo sovrano " (1990), "Marianna Ucrìa" (1997), "Buongiorno notte" (2003, per il quale vinse il David di Donatello come migliore attore), "I demoni di San Pietroburgo" (2007), "La scomparsa di Patò" (2010), "La grande bellezza" (2013), "Fai bei sogni" (2016), "Loro" (2018), "Il bambino nascosto" (2021).