Diretta e ideata da Francesco Agostini, Chiara Laudani, Giorgio Nerone e Sydney Sybilla, con Elia Nuzzolo (Max Pezzali), Matteo Oscar Giuggioli (Mauro Repetto), Ludovica Barbarito (Silvia), Davide Calgaro (Cisco), Carlo Palmieri (Rosario Fiorello), Roberto Zibetti (Claudio Cecchetto).
Pavia, fine anni '80: Max, aspirante musicista, durante l'estate lavora aiutando il padre nel negozio di famiglia. Compone una canzone per conquistare Silvia, la ragazza di cui è innamorato ma che lo vede solo con un'amico, e alla ripresa dell'anno scolastico conosce Mauro, suo compagno di banco anche lui appassionato di musica. Anche se i due ragazzi non lo sanno quel giorno hanno gettato le basi che porteranno alla fondazione degli 883...
Da fan della prima ora degli 883 attendevo da tempo questa serie tv, e sono molto felice del successo che ha ottenuto; quindi sappiate che questa recensione non sarà affatto imparziale! :)
Inevitabilmente, per quelli come me rappresenta un'operazione nostalgia di non poco conto: rivedere l'Italia della nostra infanzia e gioventù, un paese e una società ormai quasi del tutto scomparsi, è stata un'emozione piuttosto forte, sopratutto in questo periodo dove le cose (tanto per cambiare) non vanno bene.
La serie ha oltretutto il merito di rendere giustizia a Mauro Repetto, per anni ritenuto poco più di uno sfigatello anche da parecchi fans, e che qui scopriamo essere non solo autore dei testi assieme a Max Pezzali ma anche in qualche modo anima e artefice delle sorti del gruppo, visto che viene mostrato come un vulcano di idee, impegnato a convincere il più timoroso amico a cogliere ogni occasione per "buttarsi".
Il successo anche fra le generazioni più giovani credo sia dovuto all'abilità con cui gli sceneggiatori sono riusciti a presentare la storia di un duo musicale come la storia di due ragazzi normali e apparentemente senza doti particolari che però hanno saputo credere nel loro sogno portandolo avanti tra contrarietà e dubbi. Un tema "sempreverde" e per certi aspetti molto americano trasportato nella realtà italiana, una realtà piuttosto sonnacchiosa come quella della provincia del Nord dell'epoca con intelligenza, ironia e momenti di divertimento garantiti, in cui tra l'altro molti riconosceranno scene e temi propri delle canzoni degli 883. Due protagonisti perfetti come Elia Nuzzolo e Matteo Oscar Giuggioli, così diversi ma allo stesso tempo così simili agli originali, attorniati da personaggi destinati a diventare famosi ma all'epoca anche loro esordienti (Fiorello) o che proprio si dedicavano ad altro (Maria De Filippi), insieme a gente già nota (Claudio Cecchetto, Jovanotti); non può mancare Cisco (Davide Calgaro), l'amico di sempre citato da Max in parecchie canzoni. Il personaggio di Silvia invece è la "summa" di alcune fidanzate/amiche dell'epoca (annedoto raccontato dalla moglie di Pezzali).
Colonna sonora targata 883 solo in parte (dato che all'epoca erano sconosciuti/esordienti), con pezzi di Sandy Marton, Luca Carboni, Vasco Rossi, Jovanotti ecc; bella la citazione di Alessandro Canino, che con loro vinse "Vota la voce" 1992 e che quell'anno aveva furoreggiato con la canzone "Brutta" (che, ne sono certa, è ancora oggi nel cuore di moltissime ex ragazzine dell'epoca, come me).
Ora però attendo la seconda stagione, anticipata dato il finale aperto e alcune scene in cui ci mostrano la vittoria degli 883 al Festivalbar dell'anno dopo, 1993.